Quantcast
Channel: TagBoLab » Biblioteche e Musei
Viewing all articles
Browse latest Browse all 10

Non è primavera a Bologna se non vai ai Giardini Margherita

$
0
0

Un cancello in ferro battuto. Riccioli a voluta, fregi e lance lasciano intravedere un viale. Entrando, a lato di questo camminamento principale, un sentiero si arrampica su dolci collinette e si perde dietro a cespugli e discese verdi. Tutt’attorno farfalle e falene creano turbini con le foglie cadute a terra dall’autunno passato: sollevate da una leggera brezza disegnano vaghe linee nell’aria spostandosi da un tiglio a una quercia, da un pino a un ippocastano. E le margherite! Quante margherite! Poi, un ponticello su uno specchio d’acqua immobile, se non fosse per qualche anatroccolo e timide tartarughe che ne solcano le acque. Uno chalet e subito un altro pontile a rimirare ancora il tranquillo laghetto. Appoggiandosi al parapetto si scorgono otto scalini che arrivano a toccare l’acqua, ma non si sa dove inizino perché le fronde degli alberi ne coprono misteriosamente l’ingresso. Scendendo s’incontra un altro viale che sembra abbracciare una radura: chiome in lontananza la circondano sull’altro lato.

Come non immaginarsi il protagonista di un romanzo ottocentesco che cammina assorto in questo paesaggio, tenendo fra le mani un libro? No, non siamo tornati in un’epoca romantica; ma qualcosa di romantico resta: la poesia dei Giardini Margherita.

Se avete seguito con la mente i passaggi del nostro ingresso, siete sicuramente riusciti a capire da quale dei tre cancelli siamo entrati e avrete pensato alle innumerevoli volte che vi siete dati appuntamento lì con qualcuno. Sì, perché “ci vediamo ai Giardini” non è solo un riferimento come un altro: è un vero e proprio stile di vita bolognese. Come il nostro personaggio fittizio, i protagonisti di questa storia moderna (i bolognesi in primis, ma anche turisti, studenti stranieri, visitatori per una gita fuori porta nel weekend) vengono ai Giardini con un libro. A volte è una lettura tranquilla, altre volte un testo scolastico: sta di fatto che in primavera e in estate i Giardini sono la biblioteca cittadina più frequentata di sempre (e, a proposito di biblioteche, lo sapevate che la palazzina liberty del Collamarini in piazzale Jacchia dal 1954 al 1977 ha ospitato la Biblioteca dei ragazzi? La stessa che dal 1988 si trova a Villa Mazzacorati). Su una delle tante panchine che costeggiano il viale principale o con un telo steso sul prato si leggono libri, si ascolta musica, si mangia un gelato preso al bar dello Chalet o in un piccolo chioschetto interno e, nel mentre, può capitare che un frisbee ti voli sulla testa o di dover rilanciare una palla se “Scusa! Ci passi la palla per favore?”, ma lo fai con piacere e ti senti parte di un ecosistema gentile ed educato, a volte così lontano da quello segnato dai ritmi frenetici delle città.

Un’oasi felice insomma. Spazio ricreativo e ludico d’eccellenza per partite di calcetto o di pallavolo, pallacanestro e tennis nei campi predisposti; fantasie di giochi – dalla ruzzola ai giocolieri – improvvisati da chi il parco lo conosce bene; ancora, un giostra per bambini, pista per mini go-kart, strutture gonfiabili allestite temporaneamente.

L’identità dei Giardini è quella delle persone che lo frequentano e lo reinventano ogni giorno: una pista per pattinare, per correre e fare lunghe camminate (anche coi propri cani); un centro culturale se si deve studiare o se si vuole partecipare a uno dei numerosi corsi organizzati dal Centro Giovanile Giardini Margherita: inaugurato nel 1959, è stato negli anni un punto di incontro per i giovani bolognesi e ha accresciuto la sua attività aggregando, nella sede principale dell’associazione in via Santa Rita, poco distante dai giardini, corsi di ogni genere e per ogni età (qui trovate l’elenco e una scheda specifica per ciascuna attività corsuale). Ancora, spazio per allestimenti di fiere ed eventi, uno su tutti Giardini e terrazzi, fiera sulle tecnologie e tecniche per il giardinaggio, con esposizioni di artigianato, antiquariato e arredo per esterni, che si svolgerà dal 09 all’11 Maggio.

Un giorno di sole. Non serve altro per godersi qualche ora ai Giardini. E, forse, neanche il sole se si riesce ad apprezzare la suggestività del parco innevato. E, sicuramente, non solo il giorno: sì, perchè i Giardini hanno anche un lato ‘by night’. Tutti conoscono molto bene la versione disco dello Chalet, che offre un’ampia programmazione con sei serate settimanali in attivo e particolari eventi durante l’estate. Ma c’è un’altra attrazione che vale la pena ricordare (e andare a conoscere!): l’Osservatorio Astronomico Fabio Muzzi Giovagnoni, che col suo Celestron CM 1100 in postazione fissa nel terrazzamento della palazzina liberty si propone di alimentare la curiosità e l’interesse verso l’astronomia con serate di osservazione per gruppi organizzate mensilmente e un corso formativo sui fondamenti astronomici con cadenza annuale. Inoltre, anche quest’anno, inizia Col favore del Buio, rassegna di divulgazione astronomica che coinvolge le strutture osservative di Bologna e provincia, nonché gli istituti di ricerca, nell’organizzazione di un ricco programma di visioni notturne, visite ai telescopi, radiotelescopi, musei e planetari (qui il programma completo dell’edizione 2014).

Adesso scusate, noi usciamo: è una giornata troppo bella per non andare ai Giardini! Palla da volley, il plaid, lettore mp3, un libro… ok, abbiamo preso tutto, ci vediamo là. Se volete dirci che siete arrivati e invitarci a un match di pallavolo fate un tweet o un messaggio facebook!


Viewing all articles
Browse latest Browse all 10

Latest Images

Trending Articles





Latest Images